Provenza

La Costa Blu, i villaggi sul mare vicino Marsiglia

Un giro fra i villaggi di pescatori e le spiagge più belle della Costa Blu.
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La Costa Blu, nonostante sia meno conosciuta rispetto alla “sorella” Costa Azzurra, è invece molto più autentica e informale, costellata da veri villaggi di pescatori e molto frequentata dai marsigliesi. Ricca di belle spiagge è l’occasione per fare delle rigeneranti soste per prendere il sole o per un tuffo in mare.

La Ciotat

La prima tappa è La Ciotat, una cittadina che il turismo provenzale non ha ancora scoperto. Nonostante sia sede di importanti cantieri navali, conserva un fascino retrò dovuto forse al fatto che qui i fratelli Lumière hanno girato il loro primo filmato. Da qui si può partire in barca per un’escursione giornaliera alle Calanques.

Gli amanti del cinema potranno assistere sia al Festival del Cinema a giugno oppure visitare il Musée du Vieux Ciotat.

Se avete tempo fate un’escursione in barca fino all’Île Verte da cui si gode un meraviglioso panorama sul villaggio.

Ogni sabato da giugno a settembre si tiene un simpatico mercato serale di artigianato.

Cassis

Si prosegue per Cassis, un affascinante porto, protetto da un castello abbarbicato su uno sperone roccioso, purtroppo oggi trasformato in un hotel.

Ottima base per andare alla scoperta della calanques, propone un ottimo vino bianco con un soffusa aroma di rosmarino, erica e mirto.

Se volete fare un bel bagno potete raggiungere la spiaggia di Bestouan, a ciottoli e molto limpida.

Per andare verso La Ciotat vi consigliamo di percorrere la strada delle Creste, la D141, un meraviglioso percorso panoramico con tanti belvedere che porta a cap Canaille fino in cima alle falaises Subeyran. Sconsigliato a chi soffre di vertigini.

Aubagne

Prima di arrivare a Marsiglia, una sosta a Aubagne, la capitale dell’argilla, ricca di botteghe di vasai, ceramisti e artigiani di santons nella città vecchia.

Dalle ripide viuzze della città vecchia potrete ammirare il bellissimo scorcio dei tetti dalle tegole rosse e sullo sfondo la collina di Pagnol.

Ogni due anni si tiene la Festa dell’Argilla, dove la cittadina si trasforma nel più grande mercato di ceramiche e terracotte di Francia.

L’Estaque

L’Estaque, vecchio villaggio di pescatori, immortalato da Renoir, Cezanne e Braque. Qui è piacevole passeggiare sul lungo mare assaggiando le specialità locali come le panisses, tortine di farina di ceci e i chichi frégi, ciambelle ricoperte di zucchero.

Presso l’ufficio del turismo troverete materiale per andare a scoprire gli scorci immortalati dai pittori che qui hanno soggiornato, un modo alternativo per gli amanti dell’arte.

Chi volesse lasciare la macchina per un giorno, può arrivare fin qui con un simpatico trenino che viaggia su binari a strapiombo sul mare.

Fate una piccola sosta a Niolon, piccolo porto autentico ricco di ristorantini di frutti di mare, sulle cui colline pascolano le capre da cui si ricava il latte per la brousse, formaggio tipico locale.

Carry-le-Rouet

Si prosegue fino a Carry-le-Rouet e Sausset-les-Pins, due stazioni balneari pittoresche che richiamano alla memoria atmosfere impressioniste ottocentesche.

Carry-le-Rouet è una simpatica cittadina sul mare, il posto giusto per fare una scorpacciata di ricci di mare, gli oursins, la cui pesca è consentita in poche zone, fra cui le acqua al largo di Carry-le-Rouet, solamente da settembre ad aprile. A febbraio si tiene anche l’Ousinade, ovvero la festa dei ricci di mare, grande festa fra tamburi e pifferi provenzali accompagnata da pic nic sul porto a base di pesce.

Merita infine una sosta il mercato del pesce al porto di Carry, soprattutto per vedere le pittoresche scene dell’attracco dei pescherecci al mattino.

Martigues

Si arriva così a Martigues, un piccolo porto che nonostante la forte industrializzazione della zona ha saputo conservare il suo carattere provenzale. La città vecchia si sviluppa su un’isola attraversata da ponti (come tanti villaggi sparsi per l’Europa è chiamata la “Venezia” provenzale) su cui si affacciano le casette colorate, tanto care ai pittori prima e oggi ai fotografi, tinteggiate con la vernice che avanzava dalle barche.

Rimarrete incantati dalla bellezza dei suoi canali e delle case dei pescatori dai colori pastello e le barchette ormeggiate che ondeggiano tranquille. I migliori scatti si possono “rubare” al Miroir au oiseaux, un piccolo specchio d’acqua all’interno della città vecchia circondato da case colorate.

Qui potrete assaggiare il poutargue ovvero il caviale provenzale fatto con uova di triglie, le melets (acciughe alfinocchio) e le perles de l’étang, ciliegie macerate, avvolte nel marzapane e ricoperte di cioccolato.

D’estate si svolgono le sardinades, pittoresche feste sui canali a base di grigliate di sardine, vino locale e musica durante le quali si può spesso assistere agli allenamenti per le giostre medievali a bordo delle barche lungo il Canal Galliffet.

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