Montmartre è uno degli angoli più romantici di Parigi ma nell’800 era il rifugio di pittori squattrinati in cerca di conforto nello stile vizioso di questo piccolo quartiere irriverente.
Fra bottiglie di assenzio, ballerine del Moulin Rouge e prostitute di ogni genere, grandi artisti come Renoir, Picasso, Toulouse-Lautrec, Van Gogh e Modigliani hanno trovato a Montmartre emozioni forti per trovare la giusta ispirazione.
Il quartiere diventa così il ritrovo preferito di letterati e incessante fucina di nuove idee grazie al suo spirito bohemienne: nel corso degli anni ha sempre mantenuto un carattere indipendente e un aspetto di “villaggio” d’altri tempi, con i suoi mulini e le sue vigne.
Ancora oggi Montmartre conserva l’anima di una città nella città, un luogo assolutamente unico a Parigi nonostante sia stato molto sfruttato a livello turistico.
Conosciuto in tutto il mondo come uno dei quartieri più romantici di Parigi, Montmartre si trova nel 18° arrondissement, sulla riva destra della Senna ed è uno dei luoghi più iconici della capitale francese.
Con il suo aspetto retrò e vintage, gli angoli pittoreschi, le scalinate da fotografare e i palazzi colorati, Montmartre merita tutto il tempo necessario per girare e perdersi nel reticolo delle sue stradine e lasciarsi incantare dal suo aspetto squisitamente antico.
Montmartre fu prescelta per ospitare la Basilica del Sacro Cuore dopo le sanguinose vicende della Comune di Parigi del 1871. La sua costruzione iniziò nel 1875 e durò più di mezzo secolo.
Oggi la basilica è uno dei luoghi più visitati di Parigi. L’edificio è unico e inconfondibile: di colore bianco, alto 83 metri, corredato da un enorme portico a due piani, cinque cupole (una grande cupola circolare circondata dalle sue quattro lanterne) e un campanile che ospita la campana più grande di Francia, dal peso di 19 tonnellate mentre l’interno è decorato con il più grande mosaico in Francia.
Monumento emblematico di Parigi, la Basilica del Sacro Cuore è visitabile tutti i giorni gratuitamente. Ma il suo piazzale e le armoniose scalinate sono altrettanto meravigliose e regalano una vista unica sulla città .
La piazzetta principale di Montmartre è il cuore pulsante del quartiere anche se oggi è uno dei luoghi più affollati di Parigi, invaso da ambulanti, ritrattisti e turisti in cerca di scatti pittoreschi.
Tuttavia conserva intatto il suo fascino grazie ai palazzi antichi, a quell’atmosfera bohemienne che si può ancora immaginare, ai caffè all’aperto, ai ristorantini tipici e ai tanti artisti che espongono i propri quadri e che vi proporranno una caricatura o un ritratto. Osservare questo antico angolo di Parigi rimane ancora oggi un’esperienza imperdibile.
Sulla piazza si affaccia il ristorante À la Mère Catherine fondato nel 1793. Secondo la leggenda qui sarebbe stato coniato il termine “bistrot“. Si narra infatti che, nel 1814, alcuni cosacchi russi si fermarono in questa locanda: per ordinare da bere e sollecitare gli osti a sbrigarsi urlarono “bystro!” che in cirillico significa “presto, veloci”.
Per raggiungere il cuore di Montmartre, la via privilegiata è sicuramente Rue Lepic, una strada in salita costellata di caffè, gallerie e negozietti caratteristici, ideale per immergersi nella vita di quartiere e osservare il via vai frenetico della zona.
Questo angolo di Montmartre è diventato celebre anche per un film di qualche anno fa, Il favoloso mondo di Amélie, che ha immortalato il lato più naïf di questo quartiere, fatto anche di eccentricità e originalità.
Gli amanti di questa romantica pellicola ambientata e girata proprio a Montmartre potranno visitare i luoghi del film fra cui il Café des 2 Moulins, in rue Lepic 15, un tipico bar arredato in legno e dall’atmosfera familiare: qui lavorava Amélie Poulain e se vi siederete a bere un caffè potrete immaginare di vederla girare fra i tavoli su cui aleggia il chiacchiericcio degli avventori.
Man mano che si sale gli scorci pittoreschi si susseguono e vi imbatterete nel Moulin de la Galette, l’ultimo dei 30 mulini a vento che si trovavano un tempo a Montmartre.
Oggi è il simbolo di un ristorante famoso, ma la sua fortuna nacque dalla geniale intuizione di una famiglia di mugnai che nel 1870, decise di trasformarlo in sala da ballo e cabaret dove poter assaggiare galette appena sfornate.
In poco tempo i più importanti artisti dell’epoca, tra cui Van Gogh e Renoir, iniziarono a frequentarlo facendone il loro punto di ritrovo: era così amato che entrambi lo immortalarono in alcuni quadri celebri.
Era anche uno dei luoghi più amati da Toulouse – Lautrec, che qui si nascondeva per creare con il suo stile inconfondibile e sentirsi accettato al ripari dagli sguardi dei benpensanti.
Nel cuore di Montmartre si trova un insolito monumento dedicato all’amore, perfettamente a tema con il romanticismo di questo angolo di Parigi.
Si chiama Le Mur des Je t’aime (Il muro dei “Ti Amo”) ed è un’originale opera artistica Frédéric Baron: un muro lungo 10 metri per 4.
La frase Ti amo è stata riproposta dal molti altri artisti di ogni lingua e nazionalità: infatti sulle stupende piastrelle blu la troverete in 311 lingue e dialetti di tutto il mondo, comprese ovviamente le 192 lingue degli stati membri dell’ONU, dall’India «nian’-ni-né-sné-i-kou-nou» al Sudafrica «èk-èt -you- lif».
Un vero inno all’amore e un bellissimo messaggio di pace e di tolleranza fra culture diverse: merita davvero una piccola sosta per tante stupende fotografie.
Cercate una piazzetta davvero pittoresca senza essere invasa da orde di turisti? Place des Abbesses è un vero angolo di puro romanticismo grazie alla magnifica insegna Art Nouveau della metropolitana in ferro lavorato verde e luci ambrate, alla fontana Wallace con le sue quattro figure femminili che rappresentano carità, sobrietà, bontà e semplicità, ai platani frondosi che creano un’atmosfera d’altri tempi.
Non è un caso che il regista Jeaunet l’abbia scelta come una delle location preferite per il suo film Il favoloso mondo di Amélie.
Questo suggestivo cimitero risalente al 1798 è famoso quasi quanto quello del Pere Lachaise.
Se vi piace il fascino gotico e spettrale dei cimiteri, potrete fare una visita alle tombe di personaggi illustri come Emile Zola, Alexandre Dumas, Stendhal, Degas, André-Marie Ampère, Dalida e Truffaut, solo per citarne alcuni. Per non perdervi all’imbrunire e trovare senza difficoltà le tombe che vi interessano, potete prendere la cartina dettagliata del cimitero con la posizione precisa delle sepolture.
Il cimitero è stato costruito nelle vecchie cave di gesso della città, quando i miasmi e le esalazioni tossiche costrinsero le autorità sanitarie a chiudere il cimitero degli Innocenti nel 1780 e a costruirne di nuovi fuori città.
Tuttavia anche nei periodi precedenti le cave abbandonate furono utilizzate per le sepolture: infatti durante la Rivoluzione francese qui vennero gettati i corpi delle vittime in fosse comuni.
Forse non tutti sanno che durante il periodo d’oro degli artisti, Montmartre era ricoperta e circondata da vigne rigogliose e produttive.
Negli anni successivi la campagna è stata progressivamente “mangiata” dal cemento e dall’avanzare dell’urbanizzazione, che ha portato la città all’aspetto attuale.
In un piccolo angolo nascosto della collina però è ancora rimasta una piccolissima porzione di vigna, custodita con amore dagli abitanti del quartiere: vi sembrerà di essere improvvisamente tornati indietro nel tempo.
Oggi la vigna ha una superficie di 1.500 mq e vanta circa 2000 piante di 27 diverse varietà: la vigna è ancora attiva e produce un migliaio di bottiglie l’anno di Beaujolais e Pinot Noir decorate con etichette tradizionalmente dipinte da artisti locali e vendute a prezzi decisamente alti.
Se capitate a Parigi ai primi di ottobre non dovete perdervi la Fete des Vendanges, una festa dedicata alla vendemmia di questa piccola vigna: ad attendervi molti eventi in programma come mostre, concerti e tanti artisti di strada. Inoltre potrete degustare vini francesi e prodotti tipici e ammirare la parata di personaggi politici provenienti da tutta la Francia.
A due passi dalla vigna di Montmartre, si trova questa casetta rosa molto pittoresca che ha contribuito, nel suo piccolo, alla storia del quartiere.
Ex Cabaret des Assassins, questo modesto locale è stato per anni un luogo di ritrovo per artisti e talenti: Georges Brassens, Picasso, Utrillo, Charlie Chaplin, Marcel Proust, Modigliani, Apollinaire, Max Jacob e Nougaro sono solo alcuni dei più assidui frequentatori dell’epoca.
Deve il suo nome attuale alla bizzarra insegna che raffigura un coniglio che scappa da una pentola: in realtà si tratta di un gioco di parole fra Le Lapin à Gill, dal nome dell’autore della locandina, André Gill, e Le Lapin Agile, ovvero il coniglio agile.
Il locale divenne così popolare fra gli artisti dell’epoca da essere immortalato nelle tele di Toulouse-Lautrec, Utrillo e Picasso. Ancora oggi ospita comici e artisti che calcano il suo palcoscenico, per divertire i turisti che visitano Montmartre.
Le Lapin Agile era frequentato dal romanziere Roland Dorgelès che disprezzava in maniera ostentata l’arte dei primi del ‘900 e in particolare quella di Picasso.
Per prendere in giro il critico d’arte Guillame Apollinaire e la sua venerazione per il cubismo, Dorgelès realizzò un quadro attaccando un pennello alla coda di un asino, spacciandolo poi per un’enigmatica tela di ispirazione contemporanea “Coucher de soleil sur l’Adriatique, Tramonto sull’Adriatico”, che venne addirittura esposta al Salon des Indépendants del 1910.
E’ considerata una delle chiese più antiche di Parigi ed sorge sulle rovine dell’antica abbazia benedettina fondata a Montmartre nel 1133.
Con la sua facciata in stile romanico, conserva un fascino antico e regala un angolo di silenzio e quiete nel caos turistico del quartiere: sono pochi infatti i turisti che vi fanno una visita.
La chiesa cadde in disuso durante la Rivoluzione, quando la badessa venne ghigliottinata e subì pesanti danni a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Nonostante il suo passato travagliato, questa chiesa è molto amata dai parigini che si recano a pregare la patrona di Montmartre, Notre Dame de Beauté.
Questo incantevole quartiere attira turisti da tutto il mondo per il suo fascino senza tempo. Montmartre ospita stradine lastricate, musei, studi di artisti, mulini a vento e la famosa Basilica del Sacro Cuore arroccata in cima alla collina e visibile da tutta Parigi.
Montmartre ha conservato il suo fascino autentico di piccolo villaggio del 1900 e passeggiando nelle stradine pittoresche, salendo le sue numerose scalinate e perdendosi nei vicoli potrete ammirare angoli spettacolari, che ogni anno attirano turisti in cerca dello scatto perfetto e dei luoghi più instagrammabili.
Rue de l’Abreuvoir è in assoluto una delle strade più belle e pittoresche di Montmartre, dove si trova anche al Casa Rosa. Con le sue case colorate, spesso ricoperte di edera, con imposte e portoni scrostati e dalle tinte pastello, questa stradina in salita sembra uscita da un libro di favole.
Offre un fascino spettacolare in autunno, quando l’edera si tinge di rosso e la nebbiolina crea una magica atmosfera.
Costruita nel 1850, questa incantevole casa rosa con le imposte verdi è uno dei luoghi più iconici di Montmartre: ospita un caffè che, ai tempi della belle epoque, era frequentato da artisti e letterati come Renoir e Maurice Utrillo, che l’ha resa celebre in un suo quadro famoso, La Petite Maison Rose.
Il momento migliore per immortalarla è la mattina presto, quando la folla dei turisti ancora non sale sulla collina e quando il caffè è ancora chiuso.
Siete di fronte all’illusione ottica più famosa di Parigi. Questa casa si trova proprio accanto alla Basilica del Sacro Cuore.
Ovviamente, la casa che affonda non affonda affatto: è solo un trucco della fotocamera, abbastanza semplice da attuare. Basta inclinare la fotocamera a sinistra finché la collina e il piano erboso non siano livellati.
Il momento migliore per scattare è la mattina presto, quando ci saranno meno turisti e avrete il posto quasi tutto per voi, oppure al tramonto, quando la casa si illuminerà di arancione e potrete ammirare una delle migliori viste sulla città.
E’ il tipico bistrot francese che si affaccia su rue Norvins, una delle strade più trafficate di Montmartre. Con i suoi colori brillanti, è uno dei caffè più antichi e iconici di Parigi, pittoresco e fotogenico.
Le Consulat era un frequentato ritrovo di artisti come Picasso, Renoir e Monet che trascorrevano molto del loro tempo girovagando per Montmartre in cerca di ispirazione.
Oggi è uno dei luoghi più gettonati di Montmartre: per questo motivo trovare poca gente è quasi impossibile, specialmente nel pomeriggio. Per ammirare lo scorcio con la luce migliore, il momento adatto è a metà mattina, possibilmente durante la settimana: avrete maggiori possibilità di immortalarsi senza orde di turisti a caccia di scatti.
Proprio accanto al Le Consulat, è uno dei ristoranti più belli di Parigi, con la sua facciata verde e i dettagli vintage.
Costruito nel XVI secolo nel cuore della vecchia Montmartre, il ristorante fa rivivere la tradizione di Montmartre di allegria, convivialità e accoglienza di amanti del buon vino e della buona cucina. Alla fine del 19° secolo e all’inizio del 20° secolo, La Bonne Franquette era un luogo di incontro di artisti: Pissarro, Sisley, Cézanne, Toulouse-Lautrec, Renoir, Monet, Zola e Van Gogh.
Il momento migliore per fotografarla è la mattina presto, prima dell’apertura.
L’altalena è una delle opere d’arte più famose del pittore Renoir, realizzata durante il suo soggiorno a Montmartre, mentre viveva e lavorava nel terreno che ora è utilizzato per il Museo di Montmartre.
Infatti, prima della sua trasformazione in museo, la proprietà era adibita a studio d’artista e abitazione che potevano essere affittate mensilmente: Renoir fu proprio uno di questi residenti e qui trascorse molto tempo nei giardini creando opere o cercando ispirazione.
Il Museo di Montmartre fece costruire una replica dell’altalena dipinta da Renoir e sospesa all’albero esatto immortalato dall’artista. Potrete quindi facilmente ricreare l’immagine della ragazza sull’altalena per una fotografia davvero originale.
Questa antica giostra vintage perfettamente funzionante è uno scorcio incantevole da immortalare a Montmartre. Con la Basilica del Sacro Cuore sullo sfondo, regala fotografie imperdibili che vi faranno innamorare di questa piazza ai piedi della chiesa.
Immortalata da tanti fotografi, questo accesso alla metropolitana è uno dei più iconici di Parigi, con la sua insegna verde vintage, il romantico lampione e la sua prospettiva unica con le scale alle sue spalle.
Un altro ingresso squisitamente art noveau è la stazione Abesses, una delle più pittoresche e fotografate di Parigi.
E’ la stazione più profonda della capitale, a 36 metri sotto terra, e il suo portale a libellula, progettato dall’architetto Hector Guimard è semplicemente incantevole.
Villa Léandre è un bucolico cul-de-sac, con le sue piccole case dall’aspetto britannico che oggi hanno raggiunto prezzi incalcolabili.
Nel 19° secolo, questa strada ospitava le case delle famiglie più povere di Parigi come artisti bohémien, tagliatori di gesso e operai e la sua reputazione non era delle migliori. Oggi è un paradiso fiorito di felice tranquillità, in cui i residenti locali conservano preziosamente la loro proprietà di generazione in generazione.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Montmartre è sicuramente uno dei luoghi da non perdere durante una visita a Parigi. Gli hotel che si trovano nel quartiere sono abbastanza economici rispetto al altri quartieri della capitale.
Il quartiere di Montmartre si trova nel 18° arrondissement e la sua posizione decentrata permette di risparmiare sull’alloggio: qui si trovano molte sistemazioni economiche fra appartament turistici, hotel senza pretese, ostelli e B&B.
Oltre all’aspetto economico, occorre sottolineare che Montmartre è sicuramente uno dei quartieri più belli e affascinanti della città: incarna a tutti gli effetti la Parigi dei sogni, con un’atmosfera da favola piena di fascino e di romanticismo. Alloggiare in questo quartiere significa vivere tutta la sua bellezza soprattutto la sera, quando molti turisti abbandonano la zona.
Il lato più negativo di dormire a Montmartre può essere la posizione non centrale e spesso scomoda: in ogni caso con la metropolitana raggiungete qualsiasi zona: perfetto quindi trovare un alloggio vicino a una delle stazioni del quartiere.
Montmartre è incredibilmente affascinante e il nostro consiglio è quello di passeggiare il più possibile a piedi, ma il quartiere si sviluppa lungo i fianchi della collina e in alcuni punti può essere faticosa la salita.
Il modo migliore per raggiungere Montmartre è quello di utilizzare la metropolitana e poi scegliere se proseguire a piedi con le scale o utilizzando la funicolare, il cui biglietto T+ è quasi sempre incluso in tutti i tipi di abbonamenti ai mezzi pubblici e in tutte le tessere dei trasporti.
La salita a piedi è breve e non molto faticosa, ma regala scorci e vedute assolutamente imperdibili mano a mano che avanzerete fino ai piedi della basilica, da dove si può ammirare uno stupendo panorama sulla città.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.