Nell’ultima cerchia degli arrondissement di Parigi, incastonata tra il 19° e il 20°, si trova Belleville, un vecchio quartiere operaio, un ex villaggio annesso alla capitale solamente nel 1870. Collinare e pittoresco, è diventato rapidamente un punto di incontro di culture diverse, un luogo di grande ricchezza e fermento sociale: qui si ritrovano studenti, artisti e creativi, qui nascono le avanguardie e la vita di quartiere è vivace e frizzante.
Belleville è considerato il quartiere più cosmopolita di Parigi: è una zona colorata, giovane e piena di nuove tendenze. Rappresenta l’anima multietnica della capitale, in continua evoluzione e capace di simboleggiare la convivenza pacifica tra popoli di tradizioni, culture e religioni molto diverse e lontane fra loro: ebrei, mussulmani, cattolici e buddisti vivono armoniosamente insieme condividendo le stesse strade e confrontandosi giorno dopo giorno.
Infatti, grazie alla presenza delle cave di gesso, a partire dagli anni ’30 si sono susseguite molte ondate di immigrazione da tutto il mondo. A Parigi sono quindi approdati operai da diversi paesi: greci, armeni, cinesi, spagnoli, africani, algerini, vietnamiti, libanesi ed ebrei dell’Europa centrale hanno creato un melting pot di incredibile ricchezza, cui si sono aggiunti artisti bohémien che qui hanno aperto i loro ateliers.
Belleville, negli ultimi decenni, ha visto una progressiva e inarrestabile ascesa di popolarità. Il tutto è iniziato con La saga di Malaussène dello scrittore Daniel Pennac, che ha scelto proprio questo pittoresco quartiere a vocazione multietnica come ambientazione per il suo ciclo di romanzi.
Da allora i parigini hanno iniziato a riscoprire Belleville, i suoi negozi esotici, i ristorantini etnici, i mercati, la sua street art colorata e anticonformista, il suo tocco esotico e bohemienne, al punto da diventare uno dei nuovi quartieri di tendenza della capitale.
Non solo quindi centri sociali, ma soprattutto caffè affollati, cave dove sentire buona musica, gallerie d’arte e quel melting pot capace di mescolare armoniosamente culture molto diverse fra loro.
Il quartiere di Belleville è una zona in pieno sviluppo, in continua trasformazione, perennemente in movimento, che cambia sempre. La sua atmosfera cosmopolita si traduce in un panorama molto vivace la sera, in angoli alla moda, con una particolare attenzione alla street art e alle nuove tendenze.
Un tempo era un mosaico di fattorie e mulini a vento, ora i luoghi che diedero i natali a Edith Piaf e che hanno ispirato i romanzi di Daniel Pennac, sono diventati il quartiere proletario e multiculturale di Parigi, dove sedere nei nuovi bistrot alternativi, visitare torrefazioni di caffè e progetti artistici in crescita. Con alcuni dei migliori esempi di arte di strada della città, viste panoramiche pazzesche e una scena gastronomica da assaporare, questa è chiaramente una zona della Parigi nord-orientale che vale la pena visitare.
Uno degli aspetti più originali di Belleville è la presenza dell’arte: oltre agli ateliers degli artisti che si sono installati qui dagli anni ’80 e alle numerose associazioni culturali che coinvolgono gli abitanti per creare armonia fra le diverse anime sociali del quartiere, è forte e diffusa la presenza della Street Art, che si è appropriata dei muri e delle strade di Belleville da più di vent’anni.
La Street Art di Belleville infatti non è mero graffitismo disordinato e illegale, ma è una forma artistica perfettamente integrata e orientata da grandi nomi come Invader, Jérôme Mesnager, Ender, Mosko, Anis e diversi artisti emergenti che hanno trasformato il quartiere in un museo a cielo aperto.
L’esempio più lampante è rue Desnoyer, il tempio della Street Art, dove ogni giorno si possono incontrare giovani artisti all’opera. Tutto qui parla di arte, dai bidoni della spazzatura e dai vasi di fiori ai lampioni e alle persiane delle finestre, tutto è coperto dalla testa ai piedi di arte colorata. La street art qui è talmente amata che persino il sindaco di Parigi ha permesso la gestione autonoma di diversi muri da parte degli artisti.
Vi consigliamo di perdervi fra le botteghe degli artisti si aprono lungo la strada, scoprire gli appuntamenti di street art che animano le afose notti estive, di concedervi un tè freddo al gelsomino o una limonata fatta in casa in un caffè letterario fra libri di seconda mano, poltrone vintage e letture di poesie accompagnate da suonatori di violino nei fine settimana.
La via più ricca di attrattive, di caffè e ristoranti è sicuramente rue Sainte-Marthe mentre rue Dénoyez è la casa di tanti artisti e talenti emergenti. Da non perdere anche due passages molto pittoreschi: il passage Jean-Lacroix per ammirare Parigi dall’alto e il parco di Belleville e il passage della Duée, la via più stretta di Parigi.
Anche Belleville, così come Montmartre, custodisce angoli segreti che sono difficilmente individuabili. Uno di questi è Cité Leroy, un cul-de-sac lungo 60 m, dove potrete ammirare piccole case a schiera spesso nascoste dietro cancelli fioriti, decorate da piante rampicanti e frequentate da gatti silenziosi.
E’ un luogo poco conosciuto che si snoda passando da Villa de l’Ermitage, il cui ingresso si trova al 315 di rue des Pyrénées. Case private e studi di artisti popolano questo passaggio a cielo aperto. Con le sue palme, le rose e i fiori di glicine, il vicolo custodisce la sua atmosfera speciale grazie al sottosuolo ricco di gallerie sotterranee che non permettono la costruzione di edifici alti.
In questo dedalo di strade dai nomi suggestivi (come rue des cascades, rue des rigoles) si riflette la storia del quartiere. Grazie alla sua altezza, la collina di Belleville era un tempo uno dei più grandi bacini idrici della città.
Qui veniva raccolta l’acqua piovana per essere poi distribuita attraverso gli acquedotti. Rue des Cascades è una delle strade più belle di Belleville: tranquilla e fiancheggiata da case basse, è l’ideale per godersi l’atmosfera del quartiere. Date un sguardo al n° 42 della via, dove si trova Saint-Martin, un piccolo edificio in pietra che permetteva l’accesso ai tubi dell’acquedotto.
L’arte è presente nel quartiere di Belleville in diverse forme. In rue Francis Picabia ci si può avvicinare a questo mondo e scoprire gli artisti contemporanei nei loro laboratori, che sono anche il loro spazio creativo.
Incontri emozionanti per tutti gli amanti dell’arte. Alcuni artisti aprono il loro studio al pubblico tutto l’anno, mentre altri solamente in occasione di eventi promossi dal quartiere.
Il Parco del quartiere si snoda per 45.000 m² sulla collina di Belleville. Dalla terrazza in cima alla collina di 108 metri di altezza, potrete ammirare uno splendido panorama su Parigi e in particolare sulla Torre Eiffel. Davanti a voi si aprirà una vista incredibile sui tetti della capitale, che diventa ancora più romantica al tramonto.
È davvero un’oasi di pace e silenzio quasi impensabile nella capitale rumorosa e affollata e vi darà l’opportunità di ricaricare le batterie in un ambiente idilliaco.
Non dimenticate di fare un salto nel cuore del parco per scoprire i suoi vitigni che testimoniano il passato vinicolo della collina.
Per anni nel distretto di Belleville si sono ritrovati i profughi di tutto il mondo. Di questo passato complicato è rimasto un quartiere cosmopolita, in cui nazionalità e culture diverse si incontrano e convivono pacificamente.
Tra tutte queste culture, la comunità cinese occupa un posto importante. Potrete scoprire la sua identità attraverso i negozi autentici e i ristoranti che si trovano a ridosso di rue de Belleville e nell’omonimo boulevard. Lasciatevi guidare dai colori, dai sapori e dai profumi di questa enclave forte e radicata qui dagli anni ’70.
Per immergervi completamente nell’atmosfera popolare di Belleville, non potete perdervi il suo mercato, dalle forti connotazioni etniche, che si svolge tutti i martedì e venerdì mattina, tra la metrò di Belleville e la stazione di Ménilmontant.
Vi attende una lunga fila di bancarelle dove si vendono prevalentemente prodotti alimentari. Colorato, affollato e rumoroso, il mercato di Belleville è il luogo d’incontro di stili e culture diverse, ideale per capire dall’interno la grande varietà di popoli, lingue e tradizioni che si mescolano in questo variopinto quartiere.
Il cimitero di Père Lachaise è il più grande e antico di Parigi. Famoso in tutto il mondo per la sua atmosfera è anche uno dei luoghi parigini più visitati.
Qui arrivano orde di turisti che passeggiano nel labirinto di pietre e tombe alla ricerca dei tanti personaggi illustri che sono sepolti qui: Édith Piaf, Oscar Wilde, Maria Callas, Marcel Marceau e Jim Morrison, solo per citarne alcuni.
Ai confini di Belleville si trova un piccolo quartiere, la Mouzaïa, un labirinto dove è piacevole perdersi d’estate. Con le sue casette colorate e i graziosi cancelli in ferro battuto, le sue stradine pedonali fiancheggiate da edifici a misura d’uomo, la Villa des Lilas e le sue belle pietre, la Villa Alexandre Ribot e le sue facciate colorate, la Villa Claude Monnet e la sua vegetazione selvaggia, vi potrete immergere in un’atmosfera d’altri tempi, che vi farà dubitare di essere ancora a Parigi.
La Mouzaïa è anche chiamato il distretto d’America: secondo la leggenda, il gesso che qui veniva estratto all’epoca delle cave sarebbe stato inviato, tra l’altro, negli Stati Uniti.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo
Belleville è abbastanza lontano dal centro ed è il quartiere consigliato per dormire a Parigi per chi ha un budget ridotto. In una Parigi molto costosa, Belleville è perfetta per chi viaggia low cost: qui troverete le sistemazioni e gli hotel più economici della capitale.
A dispetto di quello che si possa pensare, il quartiere più multietnico della capitale è una zona molto tranquilla e immersa nel verde, adatta anche alle famiglie. Pur essendo molto popolare e affollato Belleville non è pericoloso e vi accoglie invece con la sua atmosfera colorata e cosmopolita, ideale a chi ama provare le cucine di tutto il mondo e per chi apprezza la varietà di culture e tradizioni.
Belleville si snoda prevalentemente nel 20° arrondissement, incuneata tra il Parc des Buttes-Chaumont a nord nel 19°, il Cimitero del Père Lachaise e il Ménilmontant a sud nell’11° arrondissement. Belleville è la principale stazione della metropolitana per la linea 11.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.