Monumento storico della capitale, l’Opéra Garnier, meglio conosciuto come l’Opera di Parigi, è uno dei luoghi più importati della cultura francese e uno degli edifici storici più famosi della città., un vero must da visitare durante un soggiorno a Parigi.
Il teatro dell’Opera racconta parte della storia della capitale e simboleggia la scena teatrale e il lusso parigino di fine ‘800. Centro nevralgico della cultura, il teatro occupa maestoso la piazza omonima e propone un ricco programma di spettacoli.
Considerato da tutti uno degli edifici neo-barocchi più belli al mondo, l’Opera Garnier lascia i suoi visitatori senza fiato, grazie alla ricchezza e alla magnificenza dei suoi interni sfarzosi.
Attenzione a non confondervi con l’Opera Bastille, il nuovo e moderno teatro dell’opera, nato per decongestionare lo storico teatro di Charles Garnier e creare un nuovo polo culturale a Parigi.
Questo incredibile edificio vide la luce per decisione di Napoleone III: il sovrano desiderava fornire alla nobiltà e all’alta borghesia nazionale, un luogo sicuro dedicato alla cultura. Infatti, in due diverse occasioni, la corte reale aveva subito terribili attentati da parte di dissidenti politici, proprio al termine di uno spettacolo teatrale.
La progettazione venne affidata a Charles Garnier, un giovane e promettente architetto di 35 anni. La costruzione dell’edificio richiese diversi lunghi anni: infatti durante la guerra franco-tedesca, venne interrotta per riprendere solo alla fine del conflitto, durante la caduta del Secondo Impero.
L’Opera fu ufficialmente inaugurata il 5 gennaio 1875 alla presenza del Presidente della Repubblica, Patrice de Mac-Mahon. Simbolo della Parigi durante il Secondo Impero, l’Opera Garnier si è imposta come simbolo del lusso e sarebbe diventata un luogo privilegiato della cultura francese.
L’edificio lascia senza parola i suoi visitatori grazie alla bellezza e alla ricchezza della sua struttura. Il teatro possiede infatti misure da record: 11.237 mq di superficie, una lunghezza di 173 metri per una larghezza di 125 metri, una capienza di 2.156 posti a sedere.
La meraviglia inizia già dalla sua facciata: questo capolavoro architettonico è scandito dalle statue che rappresentano l’Armonia, la Poesia, la Musica, la Retorica, il Canto, la Danza e il Melodramma, scolpiti da Gumery. Sulla superficie si trovano anche i busti di alcuni compositori celebri, come Rossini, Mozart e Beethoven, scolpiti da Evrard e Chabaud.
Una volta all’interno vi accoglierà il maestoso scalone centrale, sorvegliato dalla statua della Pizia: il gioco sinuoso delle forme lascia i visitatori senza parole. I balconi superiori e la superba navata in marmo sovrastano l’ingresso, 30 metri sopra gli ampi gradini della doppia scala a chiocciola. Ancora più in alto, il sontuoso soffitto invita a sognare ad occhi aperti con le opere di Isidore Pils. Luogo di ritrovo sociale, lo scalone permetteva di osservare dai balconi i nuovi arrivati.
Il luogo nevralgico è ovviamente la sala degli spettacoli. Realizzata nella tradizione dei teatri italiani, il salone è stato progettato in modo che tutti gli spettatori possano vedere sia il palcoscenico che la sala: in pratica i sedili sono stati orientati in modo da vedere ed essere visti allo stesso tempo. Il suo soffitto, rivestito da una maestosa tela di 220 mq dipinta da Chagall, omaggio a quattordici coreografi e compositori, è la parte più impressionante: sovrasta gli spettatori insieme all’immenso lampadario in bronzo e cristallo a 340 luci, che rende tutto ancora più maestoso. Inoltre tutte le decorazioni e i rivestimenti in doratura, velluto e marmo, sublimano la bellezza della stanza fino all’ultimo dettaglio.
Se la sala vi è sembrata maestosa, non avete ancora ammirato il Grand Foyer, una galleria immensa, dorata e illuminata da moltissimi candelabri di cristallo, che permetteva agli spettatori di incontrarsi durante l’intervallo: era quindi un luogo di scambio, di chiacchiere e di colloqui informali, inizialmente riservato agli uomini, dal momento che le donne restavano nei palchi.
Il grande affresco di Marc Chagall, che domina gli spettatori nella sala del teatro, è uno dei più grandi capolavori dell’artista bielorusso.
Il pittore ha rappresentato, nel suo stile inconfondibile, le opere di 14 compositori: Moussorgsky, Mozart, Wagner, Berlioz, Rameau, Debussy, Ravel, Stravinsky, Tchaikovsky, Adam, Bizet, Verdi, Beethoven e Gluck.
Le immagini si stagliano su un fondo bianco e creano un’opera virtuosa, frutto di un gigantesco cantiere, oggetto di uno scandalo mediatico. Infatti la creazione era stata realizzata nella più stretta riservatezza, al fine di evitare sguardi troppo curiosi: l’opera venne però scoperta in anticipo e attirò, ancora in lavorazione, la rabbia dei critici dell’arte: si gridò allo scandalo, rilanciando l’eterna diatriba tra classico e moderno.
In questa opera fantastica e con il suo stile inconfondibile che tanto divideva i critici, Chagall riuscì a coniugare la forza della pittura con la delicatezza della danza e della musica: creò una sorta di armonia dell’universo che fa vorticare oggetti e figure, unendoli insieme in uno spazio senza gravità, senza limiti e senza peso.
L’Opera di Parigi si trova nel cuore di uno dei quartieri più lussuosi e movimentati della capitale, il quartiere dell’Opera.
Incastonato fra il Teatro dell’Opera e i Grands Boulevards, è una delle zone più ricche e vivaci di Parigi, caratterizzata da un’architettura sontuosa e da una pluralità di negozi, ristoranti, grandi magazzini e banche. Può essere considerato a tutti gli effetti il centro nevralgico della vita culturale ed economica della capitale.
Sempre all’interno del quartiere si trovano alcune attrazioni imperdibili di Parigi, come il Museo delle cere Grevin, la Chiesa della Madeleine, il Louvre, Place Vendome e il giardino delle Tuileries.
Il quartiere è vivace e frizzante sia di giorno, con la sua ricchezza di negozi e boutique di alta moda, sia di notte, con i numerosi locali e ristoranti eleganti. Lungo il Boulevard Haussmann si trovano anche i magazzini Printemps Haussman e la Galleries Lafayette, icone per eccellenza dello shopping parigino.
Le visite si effettuano tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 17.00 esclusi i giorni che prevedono spettacoli pomeridiani (ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura).
I giorni di chiusura annuali sono il 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.
L’Opera Garnier si raggiunge facilmente con i mezzi pubblici. Utilizzando la metropolitana, le fermate possibili sono Opéra (linee 3, 7 e 8), Chaussée d’Antin (linee 7 e 9) o Madeleine (linee 8 e 14).
Con la RER, si utilizza la linea A, fermata Auber, mentre con l’autobus potrete prendere le linee 20, 21 , 22, 27, 29, 42, 52, 66, 68, 81, 95.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.