Il Museo Rodin è ospitato all’interno di un favoloso palazzo dall’architettura rococò, l’hôtel Biron in rue Varenne, non molto distante dal Museo d’Orsay.
Nel cuore dell’aristocratico quartiere Faubourg St-Germain, nel 7° arrondissement di Parigi, il museo custodisce un’immensa collezione delle opere di Auguste Rodin, il più grande scultore europeo della fine dell’800.
Circondato da un meraviglioso giardino, il Museo Rodin venne costruito tra il 1728 e il1730 dall’architetto Jean Aubert e qui l’artista trascorse gli ultimi anni della sua vita. Infatti la casa è circondata da 3 ettari di aiuole, roeti e giardini dove riposarsi all’ombra di una silenziosa terrazza.
Il museo si sviluppa lungo 18 sale che tracciano il percorso artistico di Auguste Rodin, da quelle esposte al padiglione a lui dedicato nell’Expo Universale del 1900 fino alle sue ultime creazioni.
Potrete così conoscere e apprezzare la visione artistica di questo scultore eccezionale.
E’ forse l’opera più rappresentativa e conosciuta di Rodin, che raffigura un uomo immerso nei suoi pensieri, con un corpo possente e muscoloso che riflette la sua forza fisica e spirituale.
In realtà si tratta della raffigurazione del poeta italiano Dante: solo successivamente ha assunto il significato del pensatore moderno, che analizza il suo destino e la sua esistenza piena di sofferenza.
Frutto di un lungo lavoro durato oltre 30 anni, l’opera è un magnifico portale monumentale, interamente rivestito da bassorilievi che raccontano l’inferno dantesco.
Commissionata nel 1880 da Edmond Turquet, la porta alta 4 metri è una splendida opera d’arte: osservandola da vicino potrete riconoscere oltre 180 figure, con personaggi noti come Dante Alighieri, Paolo e Francesca, il Conte Ugolino e Adamo ed Eva.
Un altro dei capolavori del Museo Rodin di Parigi è questa opera in bronzo, un inno alla genialità dell’autore.
La particolarità della scultura è senza dubbio lo sguardo delle tre figure, che sembrano fissare lo spettatole dall’alto verso il basso.
Il gruppo scultoreo Il Bacio inizialmente faceva parte del progetto della Porta dell’Inferno e si sarebbe dovuto chiamare Francesca da Rimini.
Tuttavia, la grande forza passionale sprigionata dall’opera, incompatibile con la drammaticità dell’inferno, indussero l’artista a cambiare idea e a rendere autonoma la scultura. Infatti la scultura possiede una forza e una vivida indipendenza, tali da farla quasi sembrare animata.
Progettata nel 1891, questa scultura fu rivoluzionaria per l’epoca, generando nella critica indignazione e ammirazione allo stesso tempo. Il motivo è lampante: l’assenza delle braccia e della testa, focalizzano l’attenzione dello spettatore sui genitali femminili, esposti in maniera quasi celebrativa.
In realtà l’opera raffigura il legame simbolico tra il mondo umano e quello degli Dei.
Nel cuore della rive gauche, il Museo Rodin è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.