Il castello di Villandry è l’ultimo dei grandi castelli costruiti sulle rive della Loira durante il Rinascimento.
Fu costruito da Jean Breton, il ministro delle finanze di François I: appassionato di botanica e di progettazione di giardini, decise di acquistare la tenuta di Villandry nel 1530. Dopo la sua acquisizione, decise di alleggerirne l’architettura di stampo medievale, di aprirsi all’esterno e di ingrandirla con un arredamento rinascimentale.
La particolarità della tenuta si concentra nei suoi 6 giardini disposti su 4 livelli che rappresentano la rievocazione di un giardino francese del XIV secolo, sulla base di testi antichi. Potrete sbizzarrirvi a girare per i 6 ettari di terreno che custodiscono circa 1260 tigli, centinaia di pergolati di uva e 52 km di file di piante e fiori, disposti a regola d’arte.
La struttura del castello è formata da tre ali e circondata da un fossato: il suo aspetto è reso particolare da un imponente torrione quadrangolare risalente al ‘300, impreziosito da merlature elaborate.
All’interno del corpo principale del castello ci sono più di quindici stanze da visitare. Ognuna ha il suo stile, sono tutte arredate e decorate secondo la moda del XVIII secolo: si nota subito l’architettura sobria e la calda atmosfera del luogo. Da non perdere il salone orientale alla fine della Pinacoteca spagnola al primo piano.
La vera attrazione del castello di Villandry sono sicuramente i suoi elaborati giardini: sono famosi in tutta la Valle della Loira come mirabile capolavoro di arte topiaria, ossia la raffinata arte di modellare la natura, con la potatura di alberi ed arbusti, allo scopo di plasmarli in forme geometriche o soggetti particolari.
I giardini della tenuta si dividono 6 giardini, disposti in tre livelli e in tre aree collegate da ampie scalinate e corredate da sentieri e terrazze panoramiche.
Ciascuno di questi sei giardini si presenta come un dipinto di verde incorniciato dalle terrazze successive. Sono tutti contraddistinti da un tema e un’architettura unici. Visto dall’alto sempre una scacchiera incantata, dipinta da una bacchetta magica.
Pensato come un’estensione dei saloni interni, il giardino ornamentale è esso stesso suddiviso in salotti di verde. Accanto alle mura del castello si trova il primo soggiorno, composto da quattro piazze. Di ispirazione andalusa, la sua struttura vegetale disegna forme geometriche che costituiscono i giardini dell’amore.
L’Amore tenero è simboleggiato da cuori separati dalle fiamme dell’amore. Al centro si trovano le maschere che si usava mettere sugli occhi durante i balli di corte e che hanno permesso conversazioni di ogni genere, dalle più serie a quelle più leggere fra cortigiani e amanti.
L’Amore appassionato è rappresentato ancora da cuori ma questa volta, spezzati dalla passione. I letti di bosso si intrecciano e formano un labirinto, simbolo della danza e del vortice appassionato.
L’Amore volubile è composto da quattro ventagli che simboleggiano la leggerezza dei sentimenti: le corna dell’amore ingannato, le lettere d’amore e le note dolci che si scambiano gli innamorati. Il colore dominante in questa piazza è il giallo, simbolo dell’amore ingannato.
Infine l’Amore tragico, in cui i disegni rappresentano lame di pugnali e spade, utilizzate durante i duelli causati da rivalità romantiche. In estate i fiori sono rossi per simboleggiare il sangue versato durante questi scontri.
Un canale divide il giardino ornamentale in due salotti di verde chiamati primo e secondo salone.
I disegni di questa seconda sala, realizzati in legno di bosso, evocano simbolicamente la musica. I grandi triangoli rappresentano le cetre, accanto alle quali ci sono le arpe. Alcuni topiari completano l’arredamento. I tassi tagliati a forma di candelabro “illuminano” lo spartito musicale.
Il belvedere costruito nel bosco che sovrasta i giardini, è il punto di osservazione ideale, per contemplare la ricchezza dei ricami dall’alto e ammirare un magnifico panorama.
Sopra il giardino ornamentale, all’estremità meridionale della tenuta, si trova il giardino acquatico.
Questo prato da bocce, delimitato da smalti erbosi, è composto da una vasca centrale a forma di specchio Luigi XV, valorizzata su entrambi i lati da prati d’erba compartimentati, una rete di percorsi perpendicolari simmetrici e quattro piscine secondarie.
Questa zona forma un chiostro di verde composto da tre stanze: la stanza dei bambini, dove si trovano giochi all’aperto e meli decorativi, la Sala del Sole, parte centrale del giardino, dove troviamo una vasca a forma di sole, la stella a otto punte disegnata da Joachim Carvallo e la stanza delle Nuvole, dove piccoli sentieri erbosi che formano triangoli, serpeggiano tra i cespugli di rose e gli arbusti.
Il labirinto, nei giardini rinascimentali, è un riferimento a quello immaginato dalla mitologia greca, legato al mito del Minotauro, ma non ha lo stesso significato.
Nel labirinto greco, l’uomo si perde e cerca incessantemente una via d’uscita tra imboscate e vicoli ciechi. In quello del Rinascimento, tutto intriso di spirito cristiano, il labirinto simboleggia il cammino della vita e il centro rappresenta l’incontro con Dio.
L’orto decorativo è il fiore all’occhiello dei giardini di Villandry. In uno stile puramente rinascimentale, è composto da 9 quadrati di dimensioni identiche ma ciascuno caratterizzato da un diverso motivo geometrico, composto da ortaggi e fiori. Infatti, qui sono state piantate verdure differenti, i cui colori si alternano tra loro: il blu del porro, il rosso del cavolo e della barbabietola, il verde giada delle cime delle carote, per dare allo sguardo l’illusione di una scacchiera multicolore.
Le verdure vennero coltivate secondo l’antico stile delle comunità monastiche francesi, che disponevano le piante secondo schemi geometrici. In un secondo momento fu introdotta anche l’influenza italiana: questa porzione speciale della tenuta si arricchì di elementi decorativi, fontane, pergolati e piazzali fioriti, sapientemente disposti per distrarre i camminatori, trasformando così il giardino di utilità in un giardino di delizie.
Si tratta di un giardino tradizionale del Medioevo, dedicato alle erbe aromatiche, condimenti ed erbe officinali. I profumi che emanano dalle sue aiuole ricordano i giardini recintati dei monasteri in epoca medievale.
Le piante sono disposte in aiuole circolari, simbolo dell’eternità, mentre i vicoli, che si incrociano ad angolo retto, disegnano croci. Ci sono oltre 30 varietà di piante nel mezzo delle aiuole.
Il castello di Villandry è aperto tutti i giorni dal 9 febbraio all’11 novembre e durante le vacanze di Natale, mentre i giardini restano accessibili tutti i giorni dell’anno. L’accesso è gratuito per i minori di 8 anni.
Se siete interessati esclusivamente ai giardini, è possibile acquistare un biglietto singolo per gli esterni del castello.
Con un biglietto a parte si può accedere al servizio di audioguida, che vi illustrerà nel dettaglio la complessa simbologia di questi incantevoli giardini.
Il castello si trova a 270 km da Parigi, circa 200 da Nantes e solamente 17 dalla cittadina di Tours. A pochi minuti d’auto da minuscolo borgo di Villandry si trovano anche i famosi castelli di Langeais e Azay-le-Rideau che possono essere visitati nella stessa giornata.
Se arrivate da Parigi dovrete imboccare l’autostrada A10, uscita n°24 (Joué-lès-Tours) poi seguire la A85, direzione Saumur, uscita n°8 (Villandry). Se invece provenite da Nantes occorre seguire autostrada A11 poi la A85, uscita n°8 (Villandry).
Intorno al castello i parcheggi sono gratuiti .
Arrivando da Parigi, le stazioni TGV più vicine sono quelle di Tours (16 km) e Saint-Pierre-des-Corps, a 20 minuti in auto dalla tenuta. Arrivati quindi in una di queste due cittadine, dovrete prendere un autobus o un taxi.
Da Tours, le navette Fil Bleu vi porteranno direttamente al castello.
Nel cuore della Turenna, il castello di Villandry si trova a pochi chilometri da diverse località turistiche della Valle della Loira. Il borgo di Villandry è un pugno di poche case: le strutture ricettive sono quindi disseminate nella campagna circostante e occorre prendere la macchina per spostarsi e per raggiungere il castello.
Gli hotel e i B&B di questa zona sono quasi sempre ricavati all’interno di edifici antichi, restaurati e arredati con grande gusto ed eleganza, e spesso dotati di incantevoli giardini.
Inoltre, si potrebbe valutare di utilizzare la vivace cittadina di Tours, come base per esplorare questa zona così ricca di castelli e cose da vedere: infatti dista solamente 16 km dal castello di Villandry.
Che tempo fa a Castello di Villandry? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Castello di Villandry nei prossimi giorni.
Il castello di Villandry si trova nell'antica provincia della Turenna, situata nel bacino della Loira, con capoluogo Tours, che dista solamente 16 km.