Nel cuore dell’Alta Francia, il castello di Pierrefonds si presenta come un monumento eccezionale e maestoso, immenso per le sue dimensioni.
Costruito per il principe Luigi d’Orléans nel XIV secolo è un capolavoro architettonico: distrutto e poi resuscitato grazie a Napoleone III nel 1857 da una stella dell’architettura, Eugène Viollet-le-Duc, questa residenza imperiale è diventata un bellissimo palazzo neogotico.
I dipinti policromi creano un ambiente magico dove l’immensa sala Preuses lunga 52 m, la cappella e naturalmente la ricchissima decorazione scolpita, illustrano in uno stile archeologico la vita signorile del Medioevo.
Il castello di Pierrefonds nasce nel 1397: fu costruito in meno di 10 anni su iniziativa di Louis d’Orléans, figlio del re Carlo V e fratello minore del re Carlo VI. Ricevette queste terre dei Valois in appannaggio e fece di questa contea una roccaforte strategica, per difendere la città di Parigi dalle invasioni borgognone e inglesi, durante la Guerra dei Cent’anni.
Nel corso degli anni, dopo diversi assedi distruttivi, nel XVII secolo il castello fu completamente smantellato, ma le sue rovine rimasero comunque impressionanti. Con la comparsa del romanticismo e il successo dell’opera di Walter Scott nel XIX secolo, il Medioevo e le vestigia medievali divennero di moda. Sedotto dalla bellezza di Pierrefonds, Napoleone I acquistò le rovine senza però avere il tempo di riqualificarli. Fu solo con Napoleone III che il castello riacquistò il suo antico splendore e nel 1857 il restauro fu affidato all’architetto Viollet-le-Duc.
Grande architetto dell’epoca, Viollet-le-Duc raddrizzò i bastioni e le torri di quaranta metri con l’ambizione di fare del castello un esempio maestoso dell’architettura francese. Rimasto fedele allo stile gotico generale, il direttore dei lavori sprigionò tutta la sua inventiva su alcune parti dell’edificio.
Doppio recinto, torri di avvistamento, feritoie, caditoie e camminamenti sovrapposti contribuiscono al sistema difensivo del castello dominato da un mastio e da otto possenti torrioni. Un fantastico bestiario, così come i doccioni più strani custodiscono il luogo mentre passerelle, portici e gallerie rendono la fortezza un labirinto adatto ai sogni ad occhi aperti.
Usando la sua immaginazione per restaurare le stanze del castello di Pierrefonds, l’architetto trasse ispirazione dall’architettura militare gotica e dall’arte rinascimentale. La modernità si esprime nei decori con i primi accenti liberty.
Il castello è aperto dal 2 maggio al 4 settembre dalle 09.30 alle 18.00 mentre dal 5 settembre al 30 aprile dalle 10.00 alle 17.30, ultimo accesso al monumento, un’ora prima della chiusura. Il parco chiude 45 minuti prima della chiusura del castello.
Chiusure annuali: 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.
Visitare il castello di Pierrefonds nell’Oise è come entrare in una fiaba, dal momento che questo luogo incantevole non vi lascerà indifferenti. Il castello di Pierrefonds infatti solleticherà la vostra immaginazione, grazie a un retaggio estetico medievale.
Non è un caso che il castello di Pierrefonds sia stato usato parecchie volte come set cinematografico: dal film Jeanne d’Arc di Luc Besson al Les Visiteurs di Christian Clavier alle serie televisive francesi o straniere come Merlin o I re maledetti.
Anche Michael Jackson lo ammirava al punto da farne realizzare un modello nel suo ranch californiano.
Una volta attraversato il ponte levatoio, scoprirete un cortile d’onore di grande ricchezza architettonica. È uno dei luoghi imperdibili del castello: questo cortile, con una superficie di quasi 700 m2, è una vera antologia architettonica. L’arte romanica si affianca al Rinascimento, al neogotico e all’Art Nouveau: un netto contrasto con la severità militare delle facciate esterne.
Infatti, il grande edificio principale si sviluppa su quattro livelli, loggiato, loggiato chiuso, grandi bovindi che si aprono sulla terrazza e lucernari in copertura, mentre l’ala ha solo due piani: quello della camera delle guardie e mercenari e quello della stanza dei Preus.
Avvicinatevi alla superba statua equestre in bronzo che rappresenta il duca Luigi d’Orléans: opera dello scultore Emmanuel Fremiet, siede sul suo piedistallo dal 17 gennaio 1875, mentre 4 chimere in pietra danno accesso allo scalone d’onore.
Una sala emblematica del castello di Pierrefonds è la Salle des Preuses: per le sue dimensioni e l’arredamento, è senza dubbio la sala ammiraglia del castello.
La sua volta a forma di scafo di barca rovesciata , i suoi 53 metri di lunghezza, 12 di altezza e 10 di larghezza gli conferiscono l’aspetto di una sala da ballo.
In fondo a questo lungo ambiente a volta, nove statue si ergono sul manto di un doppio camino. Rappresentano nove dame di compagnia dell’imperatrice Eugenia. Presenta inoltre un’ampia volta a botte pannellata carenata. Sotto il Secondo Impero, questo luogo fungeva sia da sala per ricevimenti che da sala da ballo. In questa sala si trovava un’eccezionale collezione di armature, oggi conservata agli Invalides.
Sorprendente creazione di Viollet-le-Duc, la cappella si trova nel cuore della torre di Giuda Maccabeo e deve la sua particolarità al fatto che sia l’unico edificio religioso in Francia ad avere una galleria sopra il coro.
Originariamente, nel castello di Louis d’Orléans, le volte della cappella erano tese sopra l’abside. Innalzandovi sopra una vasta galleria a volta, l’architetto Eugène Viollet-le-Duc conferisce a questa cappella più snellezza ma anche più chiarezza.
Nel 1951, la Reggia di Versailles ha depositato qui una straordinaria collezione di un centinaio di calchi originali che rappresentano i re e le regine di Francia e i grandi principi del regno, dal Medioevo al XVII secolo.
Questi calchi provengono principalmente dalle grandi necropoli: le statue funerarie furono eseguite in gesso, su richiesta del re Luigi Filippo che, a partire dal 1833, decise di creare una galleria di pietre all’interno del Museo di Storia di Francia a Versailles.
La scenografia, firmata Skertzò, propone una spettacolare scoperta delle opere nella cornice unica delle cantine del castello, magnificamente restaurate da Eugène Viollet-le-Duc.
Intitolato Le bal des Recumbents, questo arrangiamento contemporaneo è una passeggiata attraverso la storia, cullata alternativamente da luci mutevoli, proiezioni e poesie sussurrate. La scenografia è stata completata da un apparecchio di illuminazione che accompagna la discesa alle cantine in una splendida scalinata, vero decoro piranesiano.
Il Castello di Pierrefonds si trova a circa 90 km da Parigi. Dopo aver noleggiato un’auto direttamente all’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle o all’aeroporto di Parigi Orly potrete raggiungere il maniero in circa 1 ora/ 1 ora e mezza.