Dichiarata Patrimonio Unesco nel 1975, la Riserva Naturale di Scandola custodisce un ricco patrimonio di flora e di fauna: occupa un’area di oltre 1.650 ettari di cui fa parte il lungomare del Parco Naturale Regionale della Corsica.
Al suo interno si trova un complesso sistema di grotte e faglie rossastre, nate dall’origine vulcanica della zona. La riserva ha una singolare particolarità: è accessibile solo via mare, essendo la sua unica parte terrestre costituita da una penisola a nord del Golfo di Porto. Potrete ammirare colonie di foche monache, falchi pescatori, cormorani, berte, alghe, coralli e pesci.
La Corsica, e in particolare il sud dell’isola, gode di un soleggiato clima mediterraneo, mite in inverno e caldo in estate.
Sebbene la stagione estiva sia la preferita dai turisti, a causa del suo affollamento e dei prezzi alle stelle, è anche la meno indicata per visitare la riserva: avrete difficoltà a trovare posto nei tour organizzati, le barche sono affollate e i prezzi alle stelle.
Per beneficiare delle condizioni migliori, vi consigliamo di optare per un soggiorno ad aprile-maggio, o all’inizio dell’autunno: troverete ancora temperature molto miti e il numero delle persone presenti si dimezza. Inoltre risparmierete su tutte le voci di costo della vostra vacanza.
La Riserva Naturale di Scandola è famosa in tutto il Mediterraneo, per la sua notevole biodiversità su scala europea. Si trovano alcune specie particolari che vengono costantemente monitorate dai biologi e si continuano a scoprire meraviglie naturali sconosciute.
Scandola è infatti la parte emersa di un importante complesso vulcanico di quasi 700 km². La riserva non è altro che un antico cratere crollato in mare e potrete ammirare formazioni geologiche tipiche dei sistemi vulcanici.
Gli appassionati di ornitologia non perderanno l’occasione di ammirare dal vivo il falco pescatore, l’iconico uccello di Scandola, o il maestoso falco pellegrino, l’animale più veloce del mondo.
Purtroppo è severamente vietato immergersi nelle acque di Scandola, in quanto si tratta di un’area naturale protetta: si rischia una multa decisamente molto salata. Ma nulla vieta di tuffarsi lungo i confini della riserva: infatti i suoi dintorni sono considerati tra i più bei punti di immersione dell’isola. I fondali sono spettacolari e popolati da cernie, murene e banchi di gamberi. Inoltre il relitto di una vecchia nave portarinfuse è sommerso a una profondità di 20 metri.
Per preservare l’ambiente naturale da possibili modificazioni, l’accesso alla riserva è strettamente regolamentato: non esistono biglietti dal momento che l’ingresso è vietato. Si può solo transitare via mare.
L’unico modo per visitarla è quindi quello di intraprendere una gita in barca organizzata dalle varie compagnie convenzionate. Durante l’escursione potrete ammirare magnifiche vedute sulla costa frastagliata e, se siete fortunati, avvistare anche i delfini che spesso rincorrono le imbarcazioni.
Diversi operatori si occupano della traversata: in estate c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il nostro consiglio è quello di confrontare le offerte e informarsi presso gli uffici turistici locali. In generale, per avere un’idea, le tariffe medie si aggirano intorno ai 60 € per un adulto e 30 € per ragazzi sotto i quattordici anni. Le barche utilizzate sono abbastanza comode e veloci e una tipica crociera dura circa 3 ore. Le escursioni sono giornaliere e partono dalla marina di Porto, nel nord-ovest dell’isola, oppure da Calvi o da Ajaccio. Di solito il programma prevede una sosta di 1 ora per il pranzo presso l’antico villaggio di pescatori di Girolata, pausa che vi darà il tempo di passeggiare tra i pittoreschi vicoli e godervi il panorama.
Per risparmiare potrete optare per le barche Zodic, semirigide, meno costose e decisamente indicate agli spiriti avventurosi. Infatti questa tipologia di imbarcazioni comporta scossoni e impatti sull’acqua, sconsigliati a chi soffre di problemi alla schiena, a famiglie con bambini piccoli e assolutamente vietati alle donne in gravidanza.
Un’alternativa interessante è quella di partecipare a una crociera più lunga e che copre un’area più vasta. Esistono infatti escursioni in partenza da Porto, della durata di 4-5 ore, che vi permettono di ammirare non solo Scandola e Girolata, ma anche le famose insenature di Piana.
È severamente vietato attraversare a piedi la riserva di Scandola. Se non si può percorrerla, esiste in ogni caso la possibilità di avvicinarsi tramite 2 bellissime passeggiate, che permettono comunque di intravederla senza violare le regole di tutela della riserva.
Il primo è un sentiero che scende a Girolata: si chiama il Sentiero del Postino, che deve il suo nome a un personaggio locale, Guy Ceccaldi , il vecchio postino che un tempo utilizzava quotidianamente questo sentiero per consegnare la posta agli abitanti più isolati. La mulattiera parte dal Col de la Croix , sulla strada D81 (15 km a nord di Porto) e arriva a Girolata in 7 km , ovvero circa 1 ora e 45 a piedi. La passeggiata offre splendide viste sul mare e sul villaggio. Vi consigliamo una sosta rigenerante per il bagno alla spiaggia di Tuara, solitaria e selvaggia.
Invece il sentiero Mare e Monti collega Galeria e Girolata. E’ un’escursione della durata di oltre 6 ore, indicata esclusivamente a camminatori esperti. Una volta giunti a destinazione, potete valutare la possibilità di trascorrere 1 notte a Girolata, oppure prendere un taxi marino per tornare a Galéria, approfittando del tragitto per ammirare la riserva.
Per vedere tutte le strutture e prenotare un alloggio a Riserva Naturale di Scandola utilizza il form seguente, inserendo le date del soggiorno.
La riserva naturale di Scandola si trova all'interno del parco naturale regionale della Corsica e comprende un'area di quasi 20 chilometri quadrati, divisa fra parte marina e porzione sulla terraferma.